#10 Ripensamenti (ovvero quando il processo funziona)

Scelto il logo,  io e Raffaella iniziammo a lavorare in parallelo: lei sui materiali visivi (biglietti da, visita,  carta da lettere,  manuale d’identità) io sulla presenza coordinata online.

Il primo luogo digitale nato era il blog lavorincorso: volevo che fosse lo spazio che, inizialmente dedicato al racconto della mia rinascita, accogliesse le riflessioni,  le scoperte,  i successi,  le sconfitte legate alla mia nuova attività professionale. Un racconto in divenire,  testimone della mia crescita professionale.

A questo decisi di affiancare il sito ufficiale laurasacco.com, scelta sofferta come scrissi qui, e iniziai a lavorare sulla struttura del sito. Ma, (perché, come spesso accade, c’è un ma), mentre lavoravo sulla struttura e scrivevo pagine e articoli e spiegavo alle persone che strada professionale avevo iniziato, ecco che quella che all’inizio sembrava una definizione un po’ bizzarra, diventava sempre di più la mia identità: mentore digitale.
Non solo un maestro, ma anche guida, consigliere, colui che dona oggetti e consigli preziosiuna figura che fa crescere le persone che segue e le aiuta a sviluppare le proprie competenze. Ero io, era quello che volevo fare: sostenere le persone nel percorso di acquisizione e sviluppo delle proprie competenze digitali.

E così, senza un motivo preciso, aprii il sito per la registrazione del dominio, digitai mentoredigitale.it e … era libero!
Ne parlai con Raffaella, che senza indugio appoggiò la mia idea e nel giro di pochi minuti registrai il dominio.
E così rivoluzionai il piano che stavo costruendo: lavorincorso sarebbe diventato una parte del blog, che avrebbe raccontato in modo esclusivo l percorso dalla nascita alla affermazione professionale, laurasacco.com sarebbe diventato il blog ufficiale, un diario che avrebbe accompagnato e raccolto le mie riflessioni quotidiane, e mentoredigitale.it il sito istituzionale.

Ancora una volta, il processo in divenire, l’elaborazione continua e il confronto con le persone mi aveva portato a rivedere i miei progetti.
Chissà se sarebbe stata l’ultima rivoluzione? 😉

 

 

L’eredità del WordPress WordCamp di Torino #wctrn

 

*** Questo articolo è stato spostato ***

Scusa, ma ho aperto un nuovo blog che è (quasi) interamente dedicato ai temi di internet e WordPress. Per questo ho trasferito di là l’articolo di commento a quella magnifica esperienza che è stato il WordPress WordCamp di Torino.

Se vuoi, puoi leggerlo di là.
Mentre sei qui, nel frattempo, puoi vedere le foto  di Gianni Vascellari.

volontari al wordcamp torino
Volontari al #wctrn 2016 foto di Gianni Vascellari

 

#8 L’identità visiva, ovvero la “mia” brand

La lunga telefonata si concluse con la promessa di sentici non appena Raffaella avesse elaborato le informazioni che le avevo fornito. Avevo così concluso la fase di audit, nella quale il professionista intervista il cliente per capirne le esigenze, i desideri, le preferenze, e poter elaborare la proposta che più si avvicini Leggi tutto “#8 L’identità visiva, ovvero la “mia” brand”

#7 Nomen omen

Nel frattempo, era giunto il momento di scegliere il nome del mio dominio.
Se, come credevano gli antichi Romani, nel nome è rappresentato il destino, la scelta di come chiamare il mio sito non era una cosa da sottovalutare. Il nome doveva dare l’idea di professionalità, essere semplice da ricordare, non troppo lungo da digitare e Leggi tutto “#7 Nomen omen”

#6 Ora mi serve un’immagine

Sarei stata, dunque, una mentore digitale … più parlavo con le persone, più ricevevo conferme che l’analisi del bisogno da cui partivo era reale, e più mi convincevo che l’idea potesse avere ottime possibilità di successo. Era venuto, dunque, il momento di crederci davvero e investire, tempo e denaro.
Da dove partire?
Come consulente d’impresa, sapevo che occorreva lavorare sulla definizione dell’idea imprenditoriale e sull’ipotesi di business plan ma come esperta di comunicazione sapevo che era altrettanto fondamentale Leggi tutto “#6 Ora mi serve un’immagine”

#5 Trovare la strada è più semplice se usi un GPS professionale

9 giugno, ore 8,30: ero pronta per cominciare il percorso. Era passato quasi un mese da quando l’avevo contattata e Danila aveva pensato che non avessi accettato la sua proposta. Invece, a fine maggio l’avevo cercata ed ora eccomi lì.
Avevo iniziato la cassa integrazione da qualche giorno e mi sentivo un po’ spaesata ma determinata ad agire, a esplorare nuove strade. La cassa integrazione è un tempo sospeso, che mette in gioco tutte le tue certezze lavorative; è il tempo del dubbio, della crisi , della precarietà e dell’incertezza sul futuro, ed io volevo sfruttare l’occasione per riprogettare seriamente i miei secondi 50anni.  Leggi tutto “#5 Trovare la strada è più semplice se usi un GPS professionale”

#4 Scegliere di cambiare

Qualche giorno dopo, presi il coraggio a due mani (un conto era espormi con qualcuno che conoscevo, un conto era parlare della mia situazione lavorativa con una perfetta sconosciuta) e telefonai a Danila che, dopo aver capito brevemente quali erano le mie richieste, mi fissò un appuntamento.
Voce vivace e cordiale, dall’inequivocabile accento sardo, sguardo diretto e sincero, sorriso contagioso, Danila mi ascoltò con partecipazione e calore, e, senza essere invadente, mi guidò nel racconto. Non so cosa abbia pensato di me in quel momento, so che io mi sentivo confusa, agitata Leggi tutto “#4 Scegliere di cambiare”

#3 Una guida professionale

L’incontro fu molto piacevole: Vittorio si dimostrò cordiale, empatico, professionale e mi rassicurò. Avevo un ottimo curruculum, che poteva essere speso anche nel 2015, e l’età non era un problema. Tra tutte le diverse competenze, ottime per una figura di staff, era consigliabile, però, scegliere su cosa puntare, cosa potenziare, e muoversi nella ricerca di una nuova occupazione nel settore che avrei scelto.
Già, su cosa puntare.
Leggi tutto “#3 Una guida professionale”

#2 Salvare la nave o il capitano?

Nel cercare la soluzione i due piani spesso si confondevano.
La questione per me era salvare il progetto, rendendolo strutturale al sistema camerale: far sì che da progetto speciale diventasse servizio stabile. Questo avrebbe consentito alle organizzazioni nonprofit di avere ottime opportunità di crescita e di interazione con il mondo profit. La casa di tutte le imprenditorialità sarebbe diventata di diritto anche la casa dell’imprenditorialità nonprofit. Profit e Nonprofit con pari dignità nel panorama economico: ecco una vera innovazione sociale!
Non di rado, però, molti mischiavano questo obiettivo con la mia vicenda personale, e la questione veniva definita con un trovare lavoro alla Sacco. Leggi tutto “#2 Salvare la nave o il capitano?”